Tra Filande e Rotaie in cammino verso la Costituzione

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Poi il periodo del biennio rosso (1919-1920), con l'ascesa della classe operaia e l'occupazione delle fabbriche, con l'ottenimento delle 8 ore lavorative che fece sperare, invano, prima delle violenze fasciste." } ] } ], "plaintext": "Un percorso sul cammino delle lotte e proteste sindacali per ottenere migliori condizioni lavorative e diritti negli opifici tessili valbisentini, scioperi che duravano mesi e mesi, con arresti e repressioni gi\u00e0 prima della Grande Guerra. 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Proprio durante la sistemazione della ferrovia, nel marzo 1945, 32 lavoratori rimasero uccisi nel crollo della galleria di Turbola; dieci di loro erano giovani donne di Vernio." } ] } ], "plaintext": "Di pari passo anche il racconto di cosa cambi\u00f2 per Vernio e la sua comunit\u00e0 con l\u2019inizio dei lavori della Direttissima, con le manifestazioni del primo dopoguerra e l'occupazione dei cantieri del 1919-20. L'inaugurazione della Direttissima nel 1934 come opera del regime fu celebrata con grande sfarzo. Solo una decina di anni pi\u00f9 tardi il passaggio del fronte e le distruzioni della guerra, porteranno altri lavoratori sulla ferrovia da ricostruire. 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Il luogo di ritrovo era alla fabbrica del Cecconi a Le Confina, dove erano accampati alcuni Sudafricani, perch\u00e9 si principi\u00f2 di l\u00ec: si lavor\u00f2 al viadotto dei 12 archi e al muraglione davanti alla fabbrica del Pucci." } ] } ], "plaintext": "Dopo la Liberazione, dal settembre 1944, i soldati del genio Sudafricani di stanza in Val di Bisenzio iniziarono a reclutare gente del posto per i lavori di ripristino del traffico ferroviario: In Turbola a lavorare c\u2019erano sia uomini che donne. 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Poco dopo pranzo un boato si ud\u00ec distintamente in tutta l\u2019Alta Valle del Bisenzio: la volta della galleria era crollata, facendo moltissimi feriti e 32 vittime, tra cui genieri sudafricani e 10 giovani donne residenti per lo pi\u00f9 a Sant\u2019Ippolito e Sasseta. Le cause del crollo sembrano risiedere nella fretta con cui la galleria era stata disarmata e dalla scarsa qualit\u00e0 dei mattoni impiegati per la costruzione. Al momento del crollo tutti i lavoratori degli altri cantieri della zona accorsero alla galleria di Turbola, per questo i soccorsi furono rapidi e molti feriti poterono essere salvati da sotto le macerie." } ] } ], "plaintext": "Il 28 marzo 1944 era una giornata uggiosa e nella pausa pranzo la squadra di manovali di turno era rimasta sotto la galleria di Turbola per rimanere al coperto. 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