Salta al contenuto

Contenuto

Domenica 7 settembre si conclude con il finissage la mostra estiva del Comune di Vernio a Palazzo Bardi, inaugurata il 18 luglio scorso e dedicata a Leonetto Tintori, dal titolo “La vitalità della materia. Leonetto Tintori e la scuola di Vainella”. Per l’occasione tornano a San Quirico Sergio La Porta e Alessia Cecconi, rispettivamente direttore della Casa Museo Leonetto Tintori e direttrice della Fondazione Cdse, promotori della mostra insieme all’amministrazione comunale e alla Pro Loco di Cavarzano, che nei locali dell’ex Misericordia ha ospitato fra luglio e agosto una carrellata di opere della scuola di Vainella.

Il finissage della mostra si apre infatti domenica alle 17 con “Alla ricerca di Tintori. Le opere sparse nel territorio pratese e in Val di Bisenzio” e la presentazione del libro di Elena Cencetti “Leonetto Tintori artista e decoratore” (1920-1945). La mostra evidenzia infatti il profondo legame con il territorio dando indicazione, con un pannello realizzato per l’occasione, delle principali opere dell’artista che si possono ammirare in Val di Bisenzio, da quelle del complesso artistico di Luicciana, alle tante della Badia di Vaiano, alle ceramiche di San Quirico e di Sasseta.

Seguirà la visita guidata nella galleria, nell’oratorio e nel chiostro del Casone dei Bardi.

Alle 18.30 i visitatori potranno seguire il concerto del pianista ucraino Yuriy Pavlovych Samara “Note di pace”, spostato al pomeriggio proprio per concludere con un momento musicale e un messaggio di pace universale il finissage, in collaborazione con la Filarmonica Verdi di Luicciana. Fuggito dal suo paese allo scoppio della guerra, il musicista da più di due anni vive con parte della sua famiglia a Vernio. Diplomato al Conservatorio, in Ucraina ha lasciato una carriera di concertista che gli aveva dato grande fama, oltre a familiari, amici e un pezzo importante della sua vita.

Le opere di Tintori – La Galleria del Casone è lo scenario del viaggio attraverso le opere del maestro. A partire dal dipinto che presta la sua luminosa bellezza alla promozione dell’evento. “Elena con la zazzera”, il primo ritratto della futura fidanzata e moglie, appena conosciuta. Molti altri volti dell’amore di una vita si affollano animando la più svariata materia creativa: legno, gesso, mosaico, bronzo, affresco e perfino cera. “In tutte le luci, con tutte le materie possibili, ho cercato me stesso in Elena. Il gesso, la cera, il bronzo, il legno, mi sono serviti a fermare uno stato d’animo od un aspetto del nostro tentativo di reciproco completamento” scrive Tintori. Folta anche la carrellata di opere tarde, tutte degli anni ’90, che sperimentano tecniche quali la scagliola e il pastello con una luminosità e un gusto fermo e vivace del colore.

La scuola di Vainella – La Scuola di Vainella è una creatura di Leonetto Tintori, il suo testamento morale. Nato nel 1983, il Laboratorio per l’affresco ha rappresentato l’essenza spirituale, la testimonianza concreta del suo modo di intendere l’arte e più in generale la vita e i sentimenti. Tintori non solo fu insegnante e direttore, senza percepire alcun compenso, ma parte della sua casa fu dimora per gli studenti provenienti da paesi lontani e donò tutta la sua proprietà (parco, casa e opere d’arte) al Comune, perché la città fosse elemento propulsore e soggetto fruitore della sua creazione.

Da allora la scuola ha accolto migliaia di allievi provenienti da 44 paesi diversi e prosegue, sulle orme del suo fondatore, testimoniando la vitalità e contemporaneità delle sue idee con la propria offerta culturale, specializzata in ambito didattico-formativo e di ricerca scientifica.

Nell’Oratorio e nel chiostro di Palazzo Bardi sono esposti i lavori di alcuni corsi, quello di pittura della docente Begona Cabada, con opere di Marina Baldini, Matteo Bandinelli, Sofia Compiani, Valentina Corsi, Tamara Galeotti, Eva Gheri, Giacomo Guasti, Chiara Lanfranconi, Fabio Mosca, Lucio Pagliarulo, Maria Cristina Panichi, Teresa Paoletti, Annalisa Saba, Barbara Santi, Barbara Saura, Serenella Sereni, Ilo Verità, Elisabetta Vinci, Lilia Zavattiero, Olivia Zheng, Caterina Ziyan Wang, Sofia Xixuan Wang. Ci sono poi i lavori dei corsi Forme e colori, tributo a Betty Woodman, Gioielli di ceramica e Decorazioni di ceramica condotti dall’insegnante Valentina Batini e firmati da Giacomo Guasti, Loriana Innocenti, Silvia Martini, Sonia Paladini, Selena Papini, Carla Poli e Carla Vestri. E infine i corsi Omaggio a Gustav Klimt e Sculture di gesso, della docente Lia Pecchioli con le opere di Marina Baldini, Nadia Bartolini, Chiara Bonechi, Sofia Fanti, Elena Giusti, Giacomo Guasti, Chiara Lanfranconi, Sabrina Nucci, Carla Poli e Alessio Vinattieri.

A cura di

Questa pagina è gestita da

Staff del Sindaco

Piazza del Comune, 20

59024 Vernio

Ultimo aggiornamento: 03-09-2025, 11:38