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Si chiama “La città delle cento ciminiere” ed è l’ultima fatica di Gabriele Cecconi, edito quest’anno da Giunti. E sarà il Mumat, il museo delle macchine tessili di Vernio, a fare da scenario alla presentazione del volume, fissata per mercoledì 18 giugno alle 21.15. L’autore parteciperà alla serata in dialogo con Luisa Ciardi, l’esperta di archeologia industriale del CDSE.
L’incontro, promosso dal Comune di Vernio e dalla Fondazione CDSE, sarà preceduto, alle 20.45, da una visita guidata gratuita al museo delle macchine tessili a cura della Fondazione CDSE.
Un contesto suggestivo e particolare quello del Mumat, che aiuterà il pubblico a immergersi nel contesto e nelle ambientazioni del libro, dove si ripercorre la storia, anche industriale, di Prato e della Val di Bisenzio nella prima metà del Novecento.
“La città delle cento ciminiere” racconta infatti le vicende di tre famiglie - i Bresci operai, i Gori contadini e i Magni industriali - i cui membri sono legati tra loro da contese ereditarie, rivalità economiche e contrasti politici, ma anche da rapporti parentali, sentimentali e passioni amorose. Le vicende dei personaggi sono costantemente intrecciate con gli avvenimenti più importanti della storia italiana, la prima guerra mondiale, la nascita del fascismo, la seconda guerra mondiale, la Resistenza, la nascita della Repubblica, la faticosa ricostruzione industriale del secondo dopoguerra, gli anni del boom economico che farà della “città delle cento ciminiere” il distretto tessile più importante d’Europa. Tanti i riferimenti a fatti storici e personaggi della Val di Bisenzio che appaiono tra le pieghe della fiction. Memoria collettiva e memoria individuale si fondono nella laboriosa Prato, la cui quotidianità è scandita dal continuo e incessante fragore dei telai e dal fumo delle ciminiere.
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Ultimo aggiornamento: 10-06-2025, 14:26