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Le strutture esistenti nel parco dell’Albereta si trovano all’interno delle particelle del demanio fluviale nelle aree di golena del fiume Bisenzio, cioè nella zona adiacente al letto di magra di un corso d'acqua che viene normalmente sommersa nei periodi di piena, e vanno quindi eliminate.
Questa la conclusione della relazione idraulica pervenuta al Comune di Vernio in questi giorni e curata dallo studio di ingeneri che ha valutato attentamente, attraverso incontri specifici con gli uffici regionali del Genio Civile, la normativa vigente in materia di rischio idraulico: i piani per la riduzione e la gestione del rischio e il Piano Strutturale Intercomunale.
“Adesso abbiamo l’ufficialità e dovremo agire di conseguenza, eliminando le strutture esistenti e pensando a soluzioni nuove per il parco e per le associazioni che utilizzavano questo bellissimo angolo verde di Vernio per gli eventi estivi”, sottolineano la sindaca Maria Lucarini e l’assessore Alessandro Storai che ha la delega ai parchi.
Il dialogo con le associazioni è aperto da tempo, nulla vieta infatti di ripensare la fruibilità dell’area mediante l’utilizzo di strutture mobili e opportuni protocolli di emergenza per il loro smontaggio in caso di allerta meteo, così da garantire il corretto funzionamento delle golene e le condizioni di sicurezza per chi soggiorna nell’area.
“Sia per questo spazio che per altre alternative il confronto con le associazioni è fondamentale, l’obiettivo è progettare insieme. Come già annunciato in campagna elettorale il parco dell’Albereta ha bisogno di un ripensamento e di una riqualificazione per l’utilizzo dell’area da parte delle famiglie”, concludono Lucarini e Storai.
La valutazione delle condizioni di rischio delle opere edilizie presenti nel parco ha confermato l’allagabilità dell’area per eventi frequenti con livello in molti punti superiore ad 1 metro. La vulnerabilità delle aree di golena, sottolinea la relazione, è stata confermata sia dai recenti studi idraulici che dagli eventi atmosferici del 2 novembre scorso.