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“Da mesi, esattamente dall’otto marzo scorso, stiamo aspettando di essere convocati dal Governo a cui avevamo chiesto l’apertura urgente di un tavolo istituzionale per rispondere con progetti definitivi alla questione della mobilità in val di Bisenzio. Quindi rimandiamo al mittente la sterile polemica accesa dai vertici provinciali di Fratelli d’Italia che puntano il dito, limitandosi a indicare il problema, di cui evidentemente non si sono mai occupati prima, invece si impegnarsi con noi per trovare soluzioni”. Così il sindaco di Cantagallo e presidente dell’Unione dei Comuni, Guglielmo Bongiorno, e le sindache Maria Lucarini (Vernio) e Francesca Vivarelli (Vaiano) rispondono all’intervento al consigliere pratese di FdI, Cosimo Zecchi e al dirigente provinciale, Gianluca Banchelli.
“Siamo pronti a confrontarci su qualsiasi tavolo, e non aspettiamo altro che di essere convocati dal Governo - affermano - in nove mesi abbiamo affrontato e stiamo finendo di risolvere gli effetti di un evento distruttivo senza precedenti come l’alluvione del 2 novembre scorso che ha devastato il nostro territorio, mentre i rappresentanti dei partiti di destra nel frattempo non sono neanche riusciti ad organizzare una riunione e farsi ricevere dai Ministri competenti.
La Regione intanto farà la sua parte e si è già impegnata, come da protocollo già siglato nei mesi scorsi, per la progettazione dei collegamenti viari dalla vallata verso le maggiori direttrici del traffico nazionale”.
Sindaco e sindache ricordano che la lettera con la richiesta della creazione del tavolo istituzionale era stata indirizzata al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ai viceministri Rixi e Bignami e al sottosegretario Ferrante, ed era stata condivisa con i presidenti di Regione e Provincia, con i parlamentari Chiara La Porta, Erica Mazzetti e Marco Furfaro.
Nella missiva i primi cittadini, oltre che mettere in evidenza la necessità di opere di prevenzione del rischio idrogeologico, chiedevano un confronto per illustrare le enormi problematiche legate alla mobilità, anche per “la presenza dei due eventi franosi che hanno creato una situazione di vera emergenza sul fronte della circolazione per quasi 20 mila cittadini e 800 aziende”