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I sindaci dei Comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo chiedono l’apertura urgente di un tavolo istituzionale operativo - di cui facciano parte Governo, Regione, Provincia, Comuni con categorie economiche e sociali – per rispondere con progetti definitivi alla questione della mobilità in Val di Bisenzio. La lettera, indirizzata prima di tutti al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ai viceministri Rixi e Bignami e al sottosegretario Ferrante, e stata condivisa con i presidenti di Regione e Provincia, con i parlamentari Chiara La Porta, Erica Mazzetti e Marco Furfaro e con la consigliera regionale Ilaria Bugetti.
“Restiamo in urgente attesa di essere convocati”, affermano Guglielmo Bongiorno (Cantagallo), Primo Bosi (Vaiano), Giovanni Morganti (Vernio).Secondo i sindaci sono tre le priorità che al più presto devono trovare risposta: “progettazione di nuove infrastrutture viarie di collegamento della Vallata con la rete stradale nazionale, risorse per la messa in sicurezza della viabilità attuale del territorio; incremento delle risorse necessarie per promuovere l'uso del treno e del trasporto pubblico su gomma in modo da alleggerire il carico sull'attuale tracciato”.
Nella missiva i primi cittadini sottolineano la fragilità del territorio del dopo alluvione che vive ancora una situazione di grande precarietà, le enormi problematiche legate alla mobilità, la presenza dei due eventi franosi che hanno creato una situazione di vera emergenza sul fronte della circolazione per quasi 20 mila cittadini e 800 aziende. “Il territorio è ormai troppo fragile, la conformazione geologica dell'area estremamente a rischio e le infrastrutture viarie, seppur con investimenti migliorativi nel corso degli anni, oggi non sono in grado per poter garantire adeguata funzionalità”, affermano i sindaci.
“Apprezziamo la disponibilità delle parlamentari Mazzetti e La Porta e dell’onorevole Furfaro, dei presidenti Giani e Calamai per definire insieme, al di là degli schieramenti e solo nell'interesse delle comunità, un percorso che individui i tempi necessari, i costi degli interventi e le competenze utili per risolvere con pragmatismo e programmazione la grande questione della mobilità in Vallata”, sottolineano Bongiorno, Bosi e Morganti.