Contenuto
La comunicazione della Regione è arrivata ai sindaci della Val di Bisenzio: dal 14 aprile il servizio bus di trasposto pubblico locale torna al modello che era attivo prima della frana di Camino. Si interrompe quindi - annuncia la dirigente del Settore Traporto pubblico locale su gomma, Anna Valoriani - il modello di esercizio straordinario e provvisorio, compreso il biglietto unico, che ha caratterizzato tutta la fase dell’emergenza legata alla chiusura della SR 325 a causa della frana in località Le Coste.
Nella stessa comunicazione - come peraltro hanno chiesto i sindaci Bongiorno, Bosi e Morganti - la Regione annuncia che “si ritiene necessario avviare un tavolo di confronto allo scopo di verificare se ci sono i presupposti per una fase di nuova progettazione del servizio di autolinea, superando gli attuali assetti in un quadro di sostenibilità tecnico economica”.
Nella fase dell’emergenza, che ha interessato in pratica tutto il mese di marzo, gli utenti della linea 214 sono passati da 2300 a 650. È evidente che la maggior parte ha utilizzato il treno. “Il sistema bus-treno, se opportunamente organizzato e gestito sulla base delle esigenze degli utenti e le specificità dei territori, è efficace e funziona, come abbiamo sempre sostenuto - mettono in evidenza i sindaci della Val di Bisenzio - Riteniamo che adesso sia arrivato il momento con misure concrete che prevedano il modello integrato tra metropolitana di superficie e bus, il biglietto unico e il servizio dei bus a chiamata per le aree meno collegate. Su questi temi i Comuni coinvolgeranno gli utenti attraverso la compilazione di un questionario per verificare il servizio ottimale da offrire al territorio, mentre compito di Regione, Provincia e Azienda sarà studiare il modello idoneo”.