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Vernio, 29 settembre 2025 - È una vicenda che sembra uscita da un romanzo, e invece è realtà: un legame nato sui banchi delle elementari a metà anni ’80 e che oggi, a distanza di oltre quarant’anni, continua a vivere a Vernio.
Tutto comincia nel 1984 circa, quando le scuole elementari di San Quirico di Vernio e di Ala (in Trentino) avviano un gemellaggio: bambini che si scrivono lettere, insegnanti che organizzano visite reciproche, famiglie che aprono le porte delle loro case. È in questo contesto che Alessio Baldini, allora alunno a San Quirico, inizia a scrivere a un coetaneo di Ala, Gabriele Moschin. Da semplici corrispondenti, i due diventano amici: prima con le lettere, poi con i viaggi tra Toscana e Trentino, e infine con incontri sempre più frequenti anche negli anni successivi alla scuola.
L’amicizia resiste al tempo e alle distanze. Le famiglie continuano a frequentarsi, condividendo momenti di vita anche dopo che i due bambini sono cresciuti. E oggi quella storia conosce un nuovo capitolo: Cristian, il figlio di Gabriele, ha 23 anni, studia Biologia a Firenze e vive a San Quirico, ospite nella casa che Alessio ha messo a disposizione. Ogni giorno prende il treno per andare all’università, diventando così parte integrante della comunità della Val Bisenzio.
«È una cosa bellissima – racconta Alessio – pensare che un’amicizia nata tra i banchi di scuola, scrivendo lettere negli anni ’80, oggi continui attraverso le nuove generazioni. Con Cristian e la sua famiglia ci vediamo spesso, e di recente abbiamo anche scattato una foto insieme alla sindaca Maria Lucarini, davanti al Comune di Vernio. È la dimostrazione che certe esperienze non finiscono, ma crescono con noi».
Un esempio concreto di come un semplice progetto scolastico, nato più di quarant’anni fa, possa lasciare tracce profonde, diventare legame umano duraturo e trasformarsi in una vera e propria storia di amicizia che attraversa generazioni e confini.
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Ultimo aggiornamento: 29-09-2025, 22:06