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Riaccendere la luce del ricordo e dell’impegno civile delle istituzioni e delle comunità contro ogni forma di violenza e terrorismo, quella violenza che il 23 dicembre di 41 anni fa colpì il Rapido 904, carico di persone in viaggio per le festività natalizie. È questo l’intento del Comune di Vernio che ricorda quella tragedia con un momento pubblico di memoria e riflessione civile, dal titolo “Luce per il Rapido 904 – In cammino verso la memoria”, per rinnovare l’impegno nel custodire il ricordo delle vittime e riaffermare i valori della legalità, della giustizia e della convivenza democratica.

“Quella notte infernale è ancora viva nel ricordo di molti a Vernio, il dolore e lo sgomento di allora devono essere oggi un monito a non dimenticare e a rafforzare il valore della solidarietà”, sottolinea la sindaca di Vernio Maria Lucarini.

Martedì 23 dicembre alle 18 parte dalla Stazione di Vernio la passeggiata della legalità e della memoria, un percorso simbolico fino al monumento alla Direttissima per custodire il ricordo delle vittime e riaffermare i valori della legalità, della giustizia e della convivenza democratica. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare portando una luce o una candela come segno di vicinanza.

Alle 18.30 al Monumento sopra la Grande Galleria dell’Appennino presso i giardini de Le Rocce ci sarà un momento di commemorazione e memoria civile con l’accensione di 16 lumini, uno per ogni vittima, e l’affissione di 16 messaggi di memoria e giustizia, alla presenza di rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime, del mondo della scuola e dell’impegno per la legalità.

Oltre alla sindaca di Vernio interverranno Loretta Pappagallo per l’Associazione vittime Rapido 904, Luca Soldi per il presidio Libera di Prato e Maddalena Ciambellotti, dirigente del liceo Livi-Brunelleschi, dal 2023 anch’esso presidio di Libera in memoria di due piccole vittime della strage di Natale, Anna e Giovanni De Simone, due fratellini di 9 e 4 anni.

Il Rapido 904 trovò il suo tragico epilogo nella galleria della Direttissima, alle 19.08 del 23 dicembre 1984, mentre viaggiava in direzione nord. La bomba, contenuta in due valigie collocate su una griglia del corridoio della carrozza 9 durante la sosta alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, esplose all’interno della galleria: un inferno di fuoco, dolore, morte e lamiere. Il treno si trovava a circa 8 chilometri dalla stazione di Vernio, quasi a metà dei 18 km della grande galleria. Lo scoppio frantumò tutti i finestrini e le porte. Il bilancio fu pesantissimo: 16 morti e 267 feriti.

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Ultimo aggiornamento: 18-12-2025, 16:35