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Sono le lettere scritte da Giorgio Vasari nel 1564 al cavalier Marinozzi sui lavori per la realizzazione della facciata del Palazzo dei Cavalieri a Pisa e scoperte nel 1997 nell’archivio di Vernio da Alessandro Magini il tema dell’incontro fiorentino promosso dal Comune di Vernio e a cura dell’Accademia dei Bardi e della Fondazione CDSE.
L’appuntamento è per martedì 3 dicembre alle 17 alla Biblioteca Marucelliana di Firenze (Salone monumentale, via Cavour 43) con “Le lettere di Giorgio Vasari per il Palazzo dei Cavalieri a Pisa – Un singolare ritrovamento archivistico”. A condurre l’evento lo stesso Alessandro Magini dell’Accademia delle Arti e del Disegno e la storica dell’arte Alessia Cecconi, direttrice della Fondazione CDSE. Intervengono anche Silvia Castelli, direttrice della Marucelliana e la sindaca di Vernio Maria Lucarini.
L’incontro si inserisce nella cornice del programma del Comune di Vernio “Vasari racconta… lettere, progetti e segreti al tempo di Cosimo I de’ Medici e i Bardi di Vernio”, realizzato per celebrare i 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari grazie al contributo della Regione Toscana.
“Le sette lettere sono al centro della ricostruzione del contesto storico che vede protagonisti i Medici, soprattutto Cosimo I, di cui Vasari fu l’artista di punta, e la famiglia Bardi di Vernio – spiegano Cecconi e Magini – Trattano dei disegni per la facciata del Palazzo dei Cavalieri, della ricerca di artisti capaci di realizzarla e dei soggetti da rappresentare, soffermandosi anche sulle questioni economiche relative al corretto pagamento delle maestranze. Costituiscono dunque un’importante testimonianza per ampliare la documentazione relativa alla storia di uno dei più significativi palazzi di Pisa, simbolo dei Cavalieri di Santo Stefano, ordine con cui Cosimo I volle celebrare Santo Stefano papa”.
I preziosi documenti sono stati scoperti da Magini, che su di esse ha poi pubblicato uno studio, nell’Archivio della Compagnia di San Niccolò di Vernio, che conserva anche la corrispondenza della famiglia Bardi, signori della Contea di Vernio e legati alla famiglia Medici, come testimonia il matrimonio, nel 1415, di Cosimo il Vecchio con la Contessina de’ Bardi di Vernio futura nonna di Lorenzo il Magnifico. Le lettere di Vasari, 7 missive delle oltre mille che compongono il suo carteggio, furono scritte appunto a Leonardo Marinozzi, cavaliere di Santo Stefano e Camerlengo di Cosimo I, la cui figlia sposò un Bardi.