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Sono un ‘artigiano teatrante’, così si definisce Beppe Allocca, autore e interprete dello spettacolo che racconta la storia dei cenciaioli pratesi partendo dal 1850, dagli artigiani che riciclavano indumenti usati per ottenere nuovo filato.
“Genesi del Rigenero”, questo il titolo della pièce, è il monologo che Beppe Allocca mette in scena domenica 18 febbraio alle 17.30 al Mumat, Museo delle macchine tessili, di Vernio. Alle 16.30 è prevista la visita guidata al Museo con Luisa Ciardi, storica della Fondazione CDSE.
“La storia del riciclo su cui si basa la fortuna della Val di Bisenzio e di tutto il pratese, raccontata attraverso tante altre storie che fanno riflettere e sorridere - spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Vernio, Maria Lucarini - Con la Fondazione CDSE portiamo a Vernio un lavoro che ha già vinto il premio Spiriti Fringe al Roma Fringe Festival 2023 e che recentemente è stato selezionato per il festival del teatro italiano di New York che si svolgerà fra aprile e maggio”.
Chi sono i cenciaioli? Cosa vuol dire riciclare scarti tessili? E perché tutto ha avuto inizio a Prato? Da qui parte lo spettacolo che attraversa anche tematiche come la sostenibilità delle filiere e nodi complessi come la sovrapproduzione e la fast-fashion. Molti personaggi - dal Re Sole ai contadini, ai buoni artigiani e perfino bottoni e cuciture - prenderanno vita sul palcoscenico.
Ingresso libero, iscrizione obbligatoria su www.visitvalbisenzio.it.