Contenuto
Oltre 250 kilogrammi di farina di castagne utilizzati e ben 70 kg di aringhe e baccalà, oltre 6mila partecipanti e 250 i figuranti apparsi nel corteo storico, oltre 120 i volontari, infine, che hanno dedicato il loro tempo per la buona riuscita dell’evento. Tutto questo è stata la Festa della Polenta 2023, nella bellissima giornata di ieri, domenica 5 marzo, baciata dal sole.
Tra i partecipanti anche un invitato d’eccezione, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che è intervenuto ricordando l'importanza del Feudo di Vernio nella storia della Toscana e la necessità di tenere viva la trazione delle rievocazioni storiche, che raccontano un piccolo pezzo degli avvenimenti di allora e ci aiutano a preservare la memoria del nostro territorio.
“Ribadiamo il grande valore della ricostruzione storica degli abiti, realizzati per l’occasione da Marcella Giugni sugli studi della Dott.ssa Arianna Sarti, storica del costume del Museo del Tessuto e l’importanza delle eccellenze del nostro stupendo territorio che quest’anno hanno visto unire la storia e la tradizione all’innovazione con il grande successo degli innovativi Miserini, dove la ricetta degli zuccherini è stata rivisitata con l’ingrediente “re” della giornata, la farina di castagne” – sottolineano congiuntamente Maria Lucarini assessore alla Cultura di Vernio ed il sindaco Giovanni Morganti che hanno ringraziato inoltre tutti i volontari della Società della Miseria - Gruppo storico Conti Bardi ed il Gruppo dei Cacciatori di San Quirico per aver preparato il pranzo per tutti i figuranti.
Una festa, quella della Polenta di Vernio, che unisce tradizione del territorio e celebrazione di uno dei piatti tipici della Val di Bisenzio, e che nasce da uno straordinario gesto di generosità verso il prossimo e la comunità, a ricordarci come nel 1512, a seguito di una grande carestia, la popolazione di Vernio riuscì a salvarsi grazie alla grande generosità dei Conti Bardi, che distribuirono gratuitamente a tutti i cittadini polenta di castagne, aringhe e baccalà. Alcuni soldati delle milizie di Raimondo de Cardona, Viceré di Napoli, in marcia verso Firenze per restaurare il potere mediceo, depredarono i villaggi attraversati lungo il tragitto, tra cui Vernio, prima di raggiungere Prato, che fu saccheggiata per ben 21 giorni. E ancor oggi questo momento di comunità è molto sentito da tutta la popolazione di Vernio, come ci dimostra la grandissima partecipazione di ieri.